Nel fruscio delle foglie: ricordi e poesia nella raccolta dell’olio extravergine toscano

Tra gli ulivi di Casa Olivo nasce Olio Aroldo, olio extravergine toscano frutto di tradizione e passione tramandata dal bisnonno fino ai giorni nostri.
Viaggio nella raccolta olio extravergine toscano Aroldo Bio

Nel fruscio delle foglie: ricordi e poesia nella raccolta dell’olio extravergine toscano

Ogni anno, quando ottobre stende i suoi cieli oltre le colline e un vento lieve muove gli ulivi, si rinnova un rito antico: la raccolta delle olive e la nascita del nostro olio extravergine toscano Aroldo Bio. È come se la terra stessa respirasse, sospirando la promessa dell’oro verde che diverrà olio extravergine toscano. A Casa Olivo, e nella storia familiare che lo ha preceduto, quel rito ha un sapore di memoria, di mani nodose, di voci che raccontano e tramandano.

Il canto degli ulivi, il richiamo del frantoio

Mi piace immaginare nostra madre — quando era ragazza — che percorreva la strada del paese con un telo pieno di olive stretto sotto il braccio. Il frantoio del nonno era il cuore pulsante del borgo: vi si accalcava gente insieme, si parlava del raccolto, del tempo — parlavano le olive. Era un luogo di calore quotidiano, dove la gramola girava lenta, dove l’aria si caricava di profumi di mandorla, erba verde, carciofo, e dove ogni goccia che usciva era un piccolo prodigio.

Oggi, quell’eco del passato vive ancora. È vero: la tecnologia avanza, ma il rispetto del frutto resta lo stesso, perché l’olio migliore nasce da olive integre, raccolte al momento giusto. A Casa Olivo per dar vita all’olio extravergine toscano Aroldo Bio, raccogliamo opportune varietà come Leccino, Frantoio e Moraiolo, selezionando con cura frangendo entro poche ore dalla raccolta per preservare aromi e polifenoli del futuro olio extravergine toscano.

Il tempo sospeso della raccolta

C’è un momento — breve e denso — in cui tutto si ferma: le reti stese ai piedi degli alberi, gli abbacchiatori che “pettinano” le fronde con delicatezza, l’ulivo che cede i suoi frutti. Ogni oliva che cade sembra portare con sé la luce di un giorno: verde scuro, viola, un tocco dorato. Nessun gesto è casuale, le olive raccolte, avvolte nei teli e depositate nei cassoni. L’aria profuma di muschio, terra umida e erba tagliata. Chi ascolta può quasi udire il sussurro della linfa.

Nel frantoio, i tempi non sono più quelli di nostro nonno ma l’aroma della pasta triturata si mescola all’odore delle olive fresche — un profumo che non si dimentica, quello è rimasto lo stesso. Un odore che parla di terra, di fatica, di pazienza. Chi ha vissuto questo rito — come il nonno — riconosce in quell’odore un tempo remoto e un presente che risuona nel silenzio del frantoio.

Ricordi che fioriscono nelle giornate d’autunno

In quei giorni, nel paese, le famiglie si davano appuntamento: i giovani aiutavano gli anziani, le risate si mescolavano al canto del vento tra le fronde. All’imbrunire, quando la raccolta rallentava, spesso si portava dal frantoio qualche fiasco d’olio nuovo per assaggiare, discutere, confrontare. Il nonno raccontava storie: “L’olio nasce da braccia stanche”, diceva, “non è solo fatica; è custodia di un’idea, di una terra”.

Quando pensiamo a lui, ogni volta che saliamo in collina all’ora giusta, sentiamo come se fosse lì, sotto un ulivo, a guidarci con lo sguardo. E oggi, a Casa Olivo, cerchiamo di mantenere vivo quel dialogo tra passato e presente: la tecnologia che tutela, la memoria che ispira.

La raccolta oggi, la qualità domani

Nel mondo moderno, la raccolta delle olive si svolge in un arco di tempo calibrato con cura — per non tardare, per non perdere prezioso aroma —, la pressatura è rapida, le analisi attente. Anche nel 2024-25, la campagna di raccolta dell’olio extravergine toscano Aroldo Bio ha dato frutti eccellenti, con un olio a bassa acidità e ricco di polifenoli. La nostra strategia: ridurre al minimo il tempo tra raccolta e frangitura, preservando l’essenza del frutto, affinché ogni bottiglia racchiuda il profumo della Maremma, della collina, della storia.

E dunque oggi, ogni oliva che raccogliamo non è solo materia prima: è promessa. Promessa di sapore, promessa di memoria, promessa di continuità. È un filo che lega le mani del nonno alle mani degli attuali raccoglitori, il passato alle generazioni future.

Olio Aroldo: la nostra essenza in una bottiglia

C’è un nome che racchiude il cuore del nostro lavoro: Olio Aroldo. È un nome che profuma di famiglia, di storie tramandate e di un tempo in cui l’olio si faceva al frantoio del paese, insieme, tra chiacchiere e profumi d’erba. Aroldo era il nome del bisnonno, uomo di mani forti e sguardo calmo, che conosceva ogni ulivo come si conosce un amico. A lui dobbiamo la nostra passione, la cura per la terra e l’idea che l’olio extravergine toscano non è solo un prodotto, ma una promessa di continuità. Così, nel dargli il suo nome, abbiamo voluto rendere omaggio a quella radice da cui tutto ha avuto inizio.

Il nostro olio extravergine di oliva toscano nasce da uliveti coltivati con pazienza, dove crescono varietà antiche come Frantoio, Leccino e Moraiolo. Le olive vengono raccolte nel momento perfetto della maturazione e frante a freddo entro poche ore, per preservarne profumi e proprietà. Ne nasce un olio equilibrato e vivo, con note di carciofo, mandorla e erba verde, capace di raccontare in ogni goccia la storia della nostra terra.

Acquistare Olio Aroldo significa portare in tavola la stessa autenticità che un tempo si trovava solo al frantoio del nonno. Puoi ordinarlo direttamente sul sito www.olioaroldo.com, scegliendo tra bottiglie e bag in box. Ogni spedizione parte dal cuore della Toscana, con la stessa cura che da generazioni dedichiamo a chi sceglie di condividere con noi questo sapore antico e vero.

Chi sceglie Casa Olivo non compra soltanto un olio extravergine toscano, ma entra in un racconto: quello di una famiglia, di un luogo, di una passione che continua a brillare nel verde degli ulivi e nel dorato dell’extravergine.

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